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One Piece: il live action che ci crede tantissimo

Ricchezza, fama, potere: c’è stato un tempo un uomo che ha conquistato tutto questo, Eiichiro Oda, il re degli shonen manga; la gloria della sua opera ha spinto molte case di produzione a chiedere i diritti d’autore, quindi è iniziata la grande epoca dei “cine-manga” fatti bene.

Sebbene in Giappone gli adattamenti live action di manga di tutti i tipi siano ordinari quasi quanto gli adattamenti anime, il resto del mondo ha sempre potuto usufruire solo di pochi di essi; come per tutto il cinema asiatico, infatti, gli ostacoli principali alla diffusione consistono nella differenza nello stile di recitazione e anche nella scrittura dei personaggi, che spesso risultano troppo seriosi e complessi. Le pregevoli eccezioni spesso consistono in film action o thriller (I sette samurai, Dalla Cina con furore, La tigre e il dragone) in cui la suspence riesce a colmare la distanza tra la sensibilità orientale e quella occidentale; per il resto Hollywood si è sempre basata sui remake (The Ring, The Grudge) per “aiutare” gli autori nipponici a far conoscere al mondo la propria opera.

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Venezia80. The Killer, la recensione del thriller di David Fincher

Un killer freddo e spietato aspetta il suo bersaglio, appostato da giorni a una finestra parigina. L’omicidio su commissione è pianificato nei minimi dettagli, nulla è lasciato al caso dal mercenario: eppure, qualcosa andrà storto, costringendolo ad affrontare una fuga rocambolesca e a infrangere una dopo l’altra tutte le sue regole.

Il nuovo thriller di David Fincher, presentato in concorso all’80ª Mostra del Cinema di Venezia, è tratto dall’omonima graphic novel The Killer. Uscirà su Netflix il 10 novembre e a ottobre arriverà anche in sala, in una rete di cinema selezionati.

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Venezia80. El Conde, la recensione

Pinochet è un vampiro fascista immortale nell’ultimo film di Pablo Larrain!

Dopo le biografie di Jacqueline Kennedy in Jackie e Diana Spencer in Spencer, Pablo Larraín torna in Cile (come già in Neruda e No, che tratta proprio dell’opposizione a Pinochet durante il voto nel plebiscito del 1988) raccontando una storia horror grottesca e sarcastica. Se il regista cileno ci ha infatti abituato ai suoi racconti biografici onirici e sognanti che mescolano realtà storica, incubi e leggende, ne El Conde l’operazione arriva alle sue estreme conseguenze raccontando una vera e propria biografia immaginata, una vita falsa, brutalmente ironica e sanguinosa, che nasce da una storia vera, in un bianco e nero sgranato che ricorda un horror anni ’30 di Tod Browning.

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Rebel Moon di Zack Snyder: Netflix diffonde il teaser trailer e le date d’uscita dei due film

Uno dei registi più amati e allo stesso tempo odiati del panorama cinematografico contemporaneo, Zack Snyder, sta per tornare con un fanta-action diviso in due parti, Rebel Moon, e conferma il suo sodalizio con Netflix, piattaforma streaming per la quale ha già realizzato nel 2021 l’ottimo action-horror Army of the Dead.

Rebel Moon è la nuova saga fantascientifica ideata dal regista di 300, Watchmen e L’uomo d’acciaio, di cui Netflix ha diffuso il teaser trailer ufficiale che svela anche i titoli delle due parti che compongono il film: Parte 1 – Figlia del Fuoco, in arrivo il 22 dicembre, e Parte 2 – La Sfregiatrice, dal 19 aprile 2024.
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Hanno clonato Tyrone: ovvero Asimov nell’8 Mile

Il 21 luglio Netflix ha pubblicato il sorprendente Hanno clonato Tyrone, scritto e diretto dal regista e sceneggiatore Juel Taylor (Twenties, Creed 2, Space Jam 2); la pellicola ha subito sbancato su Rotten Tomatoes e pare destinata a diventare uno dei futuri capisaldi di quel nuovo e spumeggiante sottogenere che è la “fantascienza afro”.

In principio fu Jordan Peele e la sua pionieristica trilogia (Scappa – Get Out, Noi, Nope) a strappare i personaggi afrodiscendenti dai ruoli marginali di aiutanti e vittime sacrificali mettendoli al centro di thriller/horror di spessore, ma infine fu il Black Panther del 2018 a far entrare di prepotenza nella cultura cinefila protagonisti non caucasici.

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Rogue, la recensione del croc-movie di Greg McLean

Il giornalista Pete McKell si trova in Australia per un reportage che deve realizzare per il giornale di turismo per il quale lavora. Pete si avventura sull’imbarcazione di Kate Ryan per una crociera fluviale insieme a un gruppo di turisti e nel momento del rientro al molo, il gruppetto nota un razzo di segnalazione all’orizzonte. Kate è in dovere di andare a controllare se c’è bisogno di soccorso e giunti sul luogo dell’SOS si rendono conto che c’è solo un’imbarcazione danneggiata che sta affondando ma nessuna traccia umana. La barca di Kate viene colpita da qualche cosa e incomincia a imbarcare acqua, così i passeggeri sono costretti a dirigersi in fretta verso un piccolo appezzamento di terreno circondato dall’acqua. A colpire la barca è stato un gigantesco coccodrillo che infesta la zona e che ora si sente minacciato dalla presenza degli umani ed è dunque deciso ad eliminarli. Come se non bastasse, l’isolotto su cui i turisti si sono rifugiati sarà completamente sommerso dall’acqua entro la notte.

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Nimona: l’anti-eroina che spacca

Questo 30 giugno Netflix ha finalmente rilasciato sulla piattaforma l’attesissimo film d’animazione Nimona, liberamente ispirato alla graphic novel di Nate Diana Stevenson e genialmente adattato da Robert L.Baird, Llyod Taylor e Pamela Ribon, con la regia di Nick Bruno e Troy Quane; alla pellicola hanno contribuito con la loro voce anche star come Chloë Grace Moretz e il candidato all’oscar Riz Ahmed.

L’immediato consenso riscontrato dal pubblico e dalla critica fa sperare che questa opera, che grida “Oscar” da tutti i pixel, possa rinfrescare l’animazione per ragazzi grazie alla sua ottica inclusiva e soprattutto ironica; il merito della direzione artistica è stato infatti quello di riutilizzare e soprattutto riaggiornare alcuni topoi narrativi al fine di trasformare in attuale ciò che da tempo risultava obsoleto.

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Fubar: l’atteso e grandioso ritorno di Schwarzy

Nel 2010 Sylvester Stallone ha diretto quel capolavoro action dalle vibes rétro che è I MercenariThe Expendables di cui forse non tutti hanno ancora capito l’inestimabile valore simbolico e propulsivo; infatti sono bastati i tre minuti dell’iconica scena in cui Sly e Arnold Schwarzenegger si punzecchiano davanti a Mister Church (Bruce Willis), per far risorgere dalle proprie ceneri i machissimi divi degli anni ’80, a cominciare da quel vecchio Terminator di Schwarzy. Il poliedrico attore austriaco, infatti, una volta dimessi i panni da governatore della California, ha deciso di rimettersi in pista e dopo aver lavorato in action di non troppo spessore è riuscito a ritrovare la sua grande occasione nella scoppiettante serie tv Fubar, ideata per Netflix da Nick Santora e rilasciata questo 25 maggio.

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Lo Scontro: il lato oscuro di ognuno di noi

Un episodio apparentemente insignificante, una piccola lite alla guida, degenera fino a travolgere le vite dei due protagonisti in una spirale di vendetta fuori controllo: sulla carta sembra un plot debole, ma sono questi gli ingredienti di uno dei prodotti più interessanti e originali usciti nel 2023 su Netflix.

Lo Scontro (Hikari, Jake Schreier), dalla sempre sorprendente A24, è una serie (apparentemente autoconclusiva) di dieci episodi da circa 35 minuti, che sembra nata per essere divorata dallo spettatore nel giro di poche serate.

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The Mother, la recensione dell’action-movie con Jennifer Lopez

Nell’epoca delle donne che non devono chiedere mai (e se lo fanno è solo per educazione), la rilettura in chiave femminile del ruolo preferito da Liam Neeson, in effetti, mancava.

In The Mother, action movie prodotto da Netflix per la regia di Niki Caro (Mulan, Chiamatemi Anna), Jennifer Lopez, cecchino implacabile ed ex militare passata al Lato Oscuro della Forza, è costretta a rinunciare alla figlia per non metterla in pericolo, dopo aver tradito i malavitosi soci in affari e amanti: Adrian (Joseph Fiennes) ed Hector (Gael Garcia Bernal).

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